JESOLO – Spazi più ampi tra un ombrellone e l’altro, tanto che ogni posto spiaggia misurerà 16metri quadrati. Ma anche maggiore qualità e nuovi servizi. E maggiori aree libere. Per contro a diminuire sarà il numero complessivo degli ombrelloni a disposizione: quelli posizionati sulla spiaggia saranno 2.100, ovvero circa mille in meno rispetto al passato. La certezza è che per l’estate 2024, a gestire l’arenile compreso tra piazza Brescia e piazza Mazzini, sarà la Cbc srl, la cordata rappresentata dalla famiglia Mario Poletti Polegato patron di Geox, dagli albergatori Menazza e dall’imprenditore Alessandro Berton. È la conseguenza della decisione dei concessionari uscenti di ritirare l’istanza di sospensiva di fronte al Tar, che già era stata rigettata nel dibattimento urgente di un mese fa
Con questa strategia i concessionari uscenti hanno ottenuto che il Comune consegnerà entro tutta la documentazione richiesta entro breve, mentre il processo entrerà direttamente nel merito il prossimo 6 novembre. In più a breve ci sarà un sopralluogo con i responsabili del Demanio per stabilire quali aree dovranno eventualmente essere rimosse. E su questo aspetto dalla Cbc è stato ribadito che bagni, docce e camminamento sono di proprietà pubblica e come tali dovranno rimanere al loro posto. «Prendiamo atto della richiesta di ritirare la sospensiva – commenta Alessandro Berton, amministratore delegato della Cbc srl, che ieri ha parlato con a ianco Alessandro Peruch, decano degli albergatori e vice-presidente della Cbc srl -: siamo sopresi ma speriamo che ora ci sia un cambio di approccio, ricordo che abbiamo sempre cercato il confronto, ci sono stati più incontri e qualcuno non si è nemmeno presentato. Nell’udienza abbiamo fatto presente, ed il Tribunale ne ha preso atto, che l’istanza di bloccare l’aggiudicazione non aveva alcun fondamento giuridico, sia perché le vecchie concessioni sono ormai definitivamente scadute e non più prorogabili, sia perché Cbc nel frattempo ha già ottenuto dal Comune di Jesolo la disponibilità dell’area e la sta rapidamente attrezzando per l’imminente apertura al pubblico. Abbiamo proposto un innovativo progetto di riqualificazione per un investimento di 8 milioni di euro, garantendo quasi 3 milioni di euro come contributo solidale per contrastare il fenomeno dell’erosione nella zona della pineta».
Ribadita, in ogni caso, la volontà di tenere aperte le porte della società a tutti. «Abbiamo realizzato una public company – prosegue Berton -: 32 hotel sono diventati soci, 21 che sono in gestione sono diventati partner del progetto, tre alberghi aderiranno al progetto a breve e dei 4 chioschi uno è già diventato socio. Ad oggi ci sono solo due hotel che non si sono fatti sentire, uno dei quali però ha scritto per chiederci informazioni sui posti spiaggia. Lo ripeto: le porte sono aperte, mi auguro che lo capiscano anche i tre chioschisti che oggi hanno chiuso le loro attività. Nessuno di noi ha chiesto di farlo, il rischio è che siano loro a pagare il conto più salato. Se necessario installeremo dei chioschi già pronti».
I COSTI
Da sciogliere c’è il nodo dei costi degli ombrelloni. «Non c’è alcuna impennata – assicura Berton – i posti spiaggia diminuiranno per legge, se avesse vinto un altro sarebbe stato uguale. Ci saranno dei ritocchi minimi, per i posti in convenzione si parla di 2 euro al giorno. La parte commerciale la stiamo definendo, la media sarà di 25 euro». La riduzione dei posti spiaggia toccherà infine tutti. «La riduzione è inevitabile ma sarà proporzionale – conclude l’Ad di Cbc – andrà introdotto un nuovo modello di gestione, più dinamico, introducendo un’occupazione ad effettiva richiesta. Non sarà facile dopo 50 anni con un modello diverso, per questo ridurremo lo spazio commerciale per riservarlo alla parte convenzionata».
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