Il post-Sanremo sta facendo discutere, soprattutto dopo le dichiarazioni contro la guerra in Palestina di Ghali e il conseguente comunicato della Rai che prende le distanze da quanto affermato dal cantante sul palco. “Una gestione che ha provocato un grande pasticcio”, commenta Massimo Scaglioni, direttore del Centro di Ricerca sulla Televisione e i Media Audiovisivi dell’Università Cattolica di Milano.
Ma a parte le ultime polemiche, il 74° Festival di Sanremo ha fatto ottimi ascolti, con più del 74% di share nella serata finale. “Un dato molto importante che non si vedeva dai primi anni 2000”. Un record che Scaglioni intesta soprattutto a due fattori chiave: “La poca o quasi nulla controprogrammazione televisiva durante le serata del Festival e l’autoreferenzialità sempre più accentuata della Rai che in qualunque programma, che sia di intrattenimento o di informazione, parla solo di Sanremo”.
Infine, per chi verrà dopo Amadeus: “Serve maggiore trasparenza nella gestione delle votazioni. Sarebbe bello conoscere il background di giurie e giornalisti che all’interno della Kermesse ha un peso sempre più rilevante”.
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