Durissima presa di posizione di Anav Confindustria che rappresenta le imprese private operanti nel settore del trasporto passeggeri su autobus e che definisce “inaccettabile” l’aumento-monstre del +200% delle tariffe per l’accesso dei bus turistici nell’area semicentrale di Roma, previsto per il periodo del Giubileo.
Così come An.bti Confcommercio si schiera contro il provvedimento dettagliando anche il range dei rincari.
Arriva anche la nota congiunta di Fiavet Lazio, Cna Turismo Lazio e Assoviaggi Lazio che parla di “ennesimo danno alla città di Roma e al turismo”.
LA POSIZIONE DI ANAV
L’associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori (Anav) invoca: “Nessuna discriminazione nell’accesso dei bus turistici alla città di Roma durante l’anno giubilare 2025”. La richiesta arriva all’indomani della pubblicazione dell’ordinanza commissariale che prevede questo aumento delle tariffe per l’accesso dei bus turistici all’area semicentrale di Roma, con incrementi fino al 200%, valido per tutto il periodo del Giubileo.
«Mentre assistiamo alla proliferazione di nuove forme di mobilità, come le “golf car”, che invadono la città senza regolamentazione adeguata – dichiara Nicola Biscotti, presidente di Anav – l’ordinanza di Roma Capitale, seppur con l’obiettivo condivisibile di ridurre la pressione nelle zone di maggior affluenza turistica e religiosa, ha introdotto senza preavviso né consultazione delle parti sociali un aumento spropositato delle tariffe, pari al 200%, per l’accesso dei bus turistici alla Ztl B. Ciò costringerà i vettori a fermarsi nelle aree periferiche della città o, peggio, potrebbe dissuadere molti pellegrini dal partecipare al Giubileo».
Nel 2023 a Roma sono entrati complessivamente 73.000 bus turistici, pari a una media giornaliera di quasi 210 bus. Mezzi che hanno trasportato complessivamente circa 3,7 milioni di visitatori.
Alla luce di questi dati, Biscotti osserva: «Si tratta di un provvedimento punitivo, un aumento ingiustificato che penalizza un’intera filiera industriale e una specifica categoria di viaggiatori, spesso fragili, che scelgono il trasporto collettivo su autobus per eventi di tale portata. Chiediamo un immediato ripensamento e l’intervento dei dicasteri competenti affinché venga emanato al più presto il decreto del ministero dei Trasporti sui limiti tariffari per l’accesso alle zone a traffico limitato”.
La nota, oltreché resa pubblica e diramata alla stampa, è stata inviata anche ai ministri Matteo Salvini e Daniela Santanchè, nonché al Commissario per il Giubileo Roberto Gualtieri.
AN.BTI E L’AMMONTARE DEI RINCARI
“Abbiamo appreso la notizia della pubblicazione della recente Ordinanza commissariale che modifica il sistema tariffario dei permessi da rilasciare ai Bus turistici per la circolazione sul territorio di Roma Capitale, in occasione del Giubileo 2025, con un senso di reale incredulità e sconforto – si legge nella nota di An.bti – L’ordinanza determina una rimodulazione del costo unitario dei permessi giornalieri e a carnet per i bus turistici dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026, con un aumento esorbitante (dagli attuali circa 150 euro minimi si passa a un range che va dai 450 fino ai 720 euro a ingresso) degli importi dei permessi per l’accesso e la circolazione nella Ztl Bus B, e va contro tutte quelle che sono le indicazioni che la nostra associazione e le parti sociali hanno fatto pervenire in questi mesi”.
L’associazione ricorda: “Da tempo, con senso di responsabilità e realismo, portiamo avanti iniziative volte alla collaborazione e alla nascita di soluzioni che tengano davvero conto delle reali esigenze di tutte le parti in causa: operatori del settore, comune, cittadini e passeggeri suggerendo possibilità pratiche quali: l’intensificazione dei controlli circa il corretto sfruttamento delle zone di carico e scarico e di sosta per i bus, l’individuazione condivisa di nuove zone meno impattanti per la città, lo studio di possibili soluzioni inerenti a parcheggi sotterranei, la creazione di servizi igienici e di ristoro nelle zona di sosta per salvaguardare al contempo la dignità degli autisti e il patrimonio civico e culturale. Soluzioni che sicuramente richiedono impegno, lavoro e investimenti ma che riteniamo possano essere realmente soluzioni durature ai problemi atavici che da sempre riscontriamo.
Viceversa, a nostro avviso, l’aumento esorbitante dei prezzi è un’iniziativa sicuramente immediata, ma è tutto fuorché una reale soluzione ai problemi”.
E ancora: “I passeggeri dei nostri mezzi, che ricordiamo essere prevalentemente bambini e ragazzi delle scuole, anziani e persone spesso con difficoltà motorie, soprattutto per i viaggi giubilari, che non vorranno o potranno permettersi tali rincari, una volta lasciati in periferia raggiungeranno il centro città utilizzando i mezzi pubblici. A tal proposito, siamo certi che si siano fatte tutte le dovute valutazioni circa l’efficienza di tale servizio che dovrà consentire, senza intoppi e criticità, il trasporto di questi soggetti che hanno necessità di raggiungere il centro cittadino in assoluta sicurezza e comodità”.
LE ASSOCIAZIONI DI SETTORE DEL LAZIO
Fiavet Lazio, Cna Turismo Lazio e Assoviaggi, venute a conoscenza dalla stampa dell’Ordinanza Commissariale dello scorso 26 settembre relativa alle nuove tariffe di ingresso dei bus turistici nella città di Roma, ironizzano: “Il primo sentimento è la gioia: siamo tutti felici di sapere, in quanto cittadini di questa meravigliosa città, che finalmente le linee Tpl (trasporto pubblico di linea), quindi i nostri autobus e le nostre linee di metropolitana, saranno in grado, nell’anno giubilare, non solo di trasportare senza problemi e senza affollamenti (non come avviene ora), noi cittadini, compresi quelli che dovranno lasciare a casa l’auto a partire da Euro 4 ma anche i 32 milioni previsti di turisti che riempiranno le nostre strade ed i nostri monumenti. Infatti, l’ordinanza chiarisce bene che tutti i turisti che portano milioni di euro nelle casse della nostra città dovranno utilizzare, nel 2025, i mezzi pubblici dai parcheggi dei bus turistici alla periferia della città fino in centro……oppure pagare il 300% di più!”.
Poi passano al secondo sentimento, “che è la rabbia e lo sconcerto. La rabbia di centinaia e centinaia di aziende che a poco più di due mesi dall’inizio del Giubileo vedono aumentare i costi del 300% con il rischio, anzi la certezza, di non poterli riversare sui propri clienti che naturalmente hanno già da tempo confermato i servizi e, in molti casi, già pagato. Perché siamo certi che i turisti continueranno a non poter usare i parcheggi in periferia e continueranno a pagare i permessi dell’area B semplicemente perché a Roma non ci si può muovere con i mezzi pubblici, magari con le valigie o con una sedia a rotelle o con dei bambini e degli anziani. Quindi questa ordinanza serve al Comune di Roma per fare cassa ai danni dei turisti e delle aziende ed è stata emessa senza un confronto con le categorie del turismo, a parte un incontro dello scorso mese di luglio in cui l’amministrazione, nella persona dell’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ci aveva comunicato che avrebbe dovuto aumentare gli stalli per la sosta breve dei bus turistici per diminuire la pressione degli stessi sul traffico. Invece l’unica cosa che è aumentata sono i costi”.
Infine, chiedono un immediato incontro con il sindaco Gualtieri, con l’assessore alla Mobilità Patanè e con l’assessore al Turismo Onorato.
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