Alloggi turistici a Trento? Oltre la metà, più precisamente il 64 per cento emerso dai controlli a campione per la verifica del codice di identificazione provinciale Cipat obbligatorio da giugno 2023 è risultato irregolare.
Lo comunica il Comune di Trento sottolineando che “dei 433 alloggi registrati ad oggi in città ne sono stati estratti a campione 76. In seguito ai controlli, eseguiti in due tranche, ben 49 sono risultati irregolari. Nella maggior parte dei casi non era presente il codice Cipat né all’interno, all’ingresso dell’appartamento, né all’esterno del condominio. In alcuni casi erano riportati codici diversi da quelli registrati, in altri c’era la generica indicazione B&B, in altri ancora non era presente il codice all’esterno dell’edificio, come prescrive la norma, ma era presente solo all’interno. La sanzione prevista in questi casi è di 1000 euro”.
Secondo i dati dell’Ufficio turismo della Provincia autonoma oggi gli alloggi turistici sul territorio provinciale sono oltre 12 mila. L’attività di controllo del codice Cipat nel capoluogo è stata sospesa vista l’imminenza dell’entrata in vigore di una nuova disposizione nazionale con la quale viene imposto a tutte le attività alberghiere ed extra-alberghiere il nuovo codice Cin (Codice identificativo nazionale), per gli affitti brevi. L’obbligo di esposizione del codice Cin nazionale, con l’entrata in vigore della legge statale, è previsto per tutte le attività alberghiere ed extralberghiere, per gli alloggi turistici, gli agriturismi, i campeggi e i rifugi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link