Il recupero della coltivazione tradizionale dell’ortica nell’alto Appennino modenese per produrre capi di abbigliamento naturali e sostenibili a opera di Ortika, società Cooperativa di comunità di Modena. Un progetto che punta a superare i limiti dei laboratori fisici attraverso il digitale, così da supportare e rafforzare la qualità didattica, prima, e la fase produttiva poi, messo in campo da Applied Srl di Bologna. E ancora un’iniziativa per coniugare ambiente, comunità e rigenerazione urbana contrastando al contempo le disuguaglianze proposto da Gruppo ingegneria Srl, società Benefit di Bologna. E infine il progetto dell’impianto di Herambiente per il riciclo dei materiali compositi in carbonio come alternativa allo smaltimento in discarica, in modo che la fibra rigenerata mantenga le caratteristiche di resistenza di quella vergine e sia pronta per essere riutilizzata in un ciclo potenzialmente ripetibile all’infinito.
Sono questi i quattro progetti vincitori della decima edizione del “Premio Innovatori Responsabili 2024”, iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna, cui si aggiungono altri 22 riconoscimenti, tra menzioni e premi speciali a realtà economiche, sociali e istituzionali di tutta la regione. La cerimonia di premiazione si è svolta ieri a Bologna al Tecnopolo, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Green economy, Lavoro e formazione, Vincenzo Colla.
«Quelle presentate, sono iniziative tutte all’altezza delle grandi sfide che il sistema emiliano-romagnolo si trova ad affrontare – dice l’assessore Colla –. Progetti e interventi coerenti con il Patto per il Lavoro e per il Clima e il suo modello di sviluppo in grado di creare, nella transizione digitale ed ecosostenibile, lavoro stabile, qualificato e inclusivo. In questi anni, l’azione della Regione ha contribuito a sostenere concretamente queste transizioni anche grazie alle risorse messe a disposizione della programmazione europea 2021/27. Il sistema economico emiliano-romagnolo ha pienamente compreso la portata del cambiamento e sta investendo in modo deciso sull’innovazione e sulle competenze, per continuare a essere competitivo, solido, resiliente, guardando al futuro. A sei anni dal traguardo fissato dall’Agenda Onu 2030 – conclude Colla – la ricchezza di progettualità espresse dagli innovatori responsabili, anche attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie, ci restituisce l’immagine di una regione con un forte sistema integrato di relazioni, che rappresenta davvero un modello. Un territorio che, grazie all’impegno quotidiano di imprenditori, professionisti e lavoratori, istituzioni, finanza, formazione e ricerca, è pronta a costruire un futuro realmente più sostenibile per tutti, che coniughi benessere economico e sociale con il lavoro di qualità e un uso razionale delle risorse naturali».
Il Premio quest’anno ha registrato 59 candidature (Pmi, Grandi imprese, Cooperative sociali, Liberi professionisti, Scuole superiori ed Enti di formazione), per un ventaglio di progetti che anche nell’edizione 2024 sono stati ricondotti ai quattro pilastri del Patto per il Lavoro e per il Clima: lavoro, imprese e opportunità, diritti e doveri, conoscenza e saperi nonché transizione ecologica.
Come per le precedenti edizioni, la Regione darà ampia visibilità ai progetti pubblicando le esperienze raccolte nel volume Innovatori responsabili 2024.
Gli altri riconoscimenti
Sono stati assegnati per la prima volta il Premio speciale “Attrazione dei talenti” andato a Crif Spa di Bologna e il premio per la “Migliore strategia per lo sviluppo sostenibile”, vinto da Italcer Spa di Reggio Emilia.
Per il secondo anno consecutivo assegnato il Premio Cer che è andato all’Istituto Enrico Mattei di Fiorenzuola.
La Giuria ha proposto, inoltre, un Premio Scuole che è stato assegnato all’Istituto Einaudi – R. Molari” di Santarcangelo di Romagna e al Liceo Scientifico “Manfredo Fanti” di Carpi.
Il Premio Ged (Gender Equality and Diversity Label) è andato a Mondo Donna, società Cooperativa sociale di Modena con il progetto “Lei Rooms – Legalità Emancipazione Indipendenza”, iniziativa in continua evoluzione dal 2021 che accompagna le donne ad acquisire competenze per il raggiungimento di un’autonomia economica.
I 10 anni del Premio
Dal 2015 a oggi, il Premio ha valorizzato le esperienze più significative realizzate da imprese, liberi professionisti, scuole e università, in linea con gli obiettivi indicati dall’Onu con la strategia regionale per l’Agenda 2030.
Dalla prima edizione sono stati candidati oltre 800 progetti, realizzati in ogni angolo della regione.
Tra i premi speciali quello relativo al Ged Gender & Equality, istituto con legge regionale e promosso dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia.
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