San Sperate Una lettera dal carcere ad Andrea Deidda, il fratello di Francesca, la donna di 42 anni di San Sperate uccisa nella sua abitazione lo scorso 10 maggio e chiusa dentro un borsone abbandonato nella vegetazione ai margini della strada statale 125, fra Burcei e San Vito.
Per il delitto è in carcere dal 4 luglio scorso, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere, il marito della donna, Igor Sollai, autotrasportatore di 53 anni, contro cui sarebbero state raccolte dagli inquirenti (carabinieri, Ris e pm) prove ritenute “inconfutabili”. Il presunto assassino della donna si è sempre dichiarato innocente e adesso ha scritto una lettera al cognato Andrea perché vorrebbe incontrarlo e parlarci per ribadirgli di non essere stato lui a uccidere Francesca.
Intanto le indagini poroseguono lontante dalle luci dei riflettori. Questa mattina 30 settembre i carabinieri del Ris di Cagliari hanno eseguito una nuova ispezione all’interno dell’abitazione della coppia a San Sperate per prelevare qualcosa che prima era stato tralasciato. L’appartamento dell’orrore al primo piano di via Monastir a San Sperate è stata nuovamente passata al setaccio dai militari del nucleo investigativo provinciale.
Alle operazioni hanno assistito gli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba che difendono Igor Sollai e l’avvocato Gianfranco Piscitelli che rappresenta il fratello della vittima. Mercoledì i Ris eseguiranno altri accertamenti sul furgone e sulla Volvo che Igor Sollai aveva venduti dopo la scomparsa della moglie. Per giovedì 3 ottobre sono stati programmati accertamenti tecnici smartphone e computer di Sollai, sequestrati nel corso delle indagini.(l.on)
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