Come noto, mediante il concordato preventivo biennale sarà possibile fissare per un biennio, previo accordo tra singolo contribuente e Agenzia delle Entrate, il reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP.
Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sulla disciplina IVA.
Il contribuente che accetta la proposta sarà tenuto a determinare le imposte, così come i contributi previdenziali, sulla base degli importi concordati; in linea generale, eventuali maggiori o minori redditi effettivi rispetto a quelli concordati non rileveranno ai fini IRPEF/IRES, IRAP e dei contributi previdenziali (vedi da ultimo ns. Fisco news n. 75/2024).
L’Agenzia delle entrate, a decorrere dal 20 settembre 2024, ha messo a disposizione nell’area riservata (Cassetto fiscale) dei contribuenti che applicano gli indici sintetici di affidabilità (ISA) e di coloro che aderiscono al regime forfetario una “Scheda di sintesi” che illustra sinteticamente la situazione personale di ciascun contribuente e i principali benefici fiscali derivanti dall’adesione al concordato preventivo biennale.
La scheda esamina brevemente il risultato dell’applicazione degli ISA 2022, ove presentato, e indica:
- i benefici dell’adesione al CPB, tra cui la possibilità di optare per l’imposizione sostitutiva sul maggior reddito concordato con aliquota ridotta;
- l’impiego di una maggior capacità operativa ai fini dell’accertamento rispetto ai soggetti che non aderiranno al CPB.
Le nostre sedi territoriali Agenti FNAARC sono a disposizione degli agenti di commercio per fornire maggiori informazioni in merito.
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